Biografia
Sant’Aspreno è stato un vescovo di Napoli vissuto tra la fine del I secolo e gli inizi del II.
L’agiografia di Sant’Aspreno presenta una leggenda antica, trasmessa e modificata da testi successivi. Secondo questa leggenda, San Pietro, dopo aver fondato la Chiesa d’Antiochia e viaggiando verso Roma con alcuni discepoli, fece tappa a Napoli. Qui incontrò una vecchia donna malata, poi identificata come Santa Candida la Vecchia, che promise di aderire alla nuova fede se fosse stata guarita. L’Apostolo ascoltò le sue preghiere e, una volta ripresa la salute, la donna gli presentò un amico di nome Aspreno, che era anch’esso afflitto da una malattia da tempo.
Con un intervento miracoloso, San Pietro guarì Aspreno, il quale, dopo essere stato battezzato, fu consacrato come il primo vescovo di Napoli. Questa leggenda, pur non fornendo dati certi, ha contribuito a tramandare la memoria del santo e della sua connessione con la città di Napoli.
Storia e contesto
Vissuto sotto gli imperatori Traiano e Adriano, è stato un santo straordinariamente compassionevole, colmo di amore verso i poveri e sempre pronto ad aiutare chiunque, indipendentemente dal loro ceto sociale. Grazie alle sue opere e ai miracoli compiuti, il cristianesimo ha avuto un’ampia diffusione fin dai tempi antichi. a Napoli.
Chiesa e riconoscimento
Troviamo questo riferimento nel Martirologio Romano: «A Napoli, sant’Asprenato, primo vescovo della città.»
Patronato e festa
Sant’Aspreno è il primo vescovo di Napoli e fu il suo primo patrono. La sua festa liturgica viene celebrata il 3 agosto di ogni anno. Viene spesso invocato per far passare l’emicrania.
Iconografia e simboli
Nelle rappresentazioni artistiche, Sant’Aspreno viene a volte raffigurato come un vescovo con la mitra e il pastorale. È solito portare con sé un libro o un rotolo, simbolo della sua dottrina e insegnamenti spirituali.
Insegnamenti e virtù
La sua dedizione al servizio degli altri, la sua compassione verso i bisognosi e il suo impegno per la pace sono esempi ispiratori per i credenti. Ci invita ad amare e servire il prossimo, seguendo l’esempio di Cristo.
Preghiere e devozioni
La preghiera che si può recitare in questo giorno è:
O Dio, che nel servizio episcopale di Sant’Aspreno hai dato alla tua Chiesa un’immagine viva del Cristo, buon pastore, per sua intercessione concedi al tuo popolo di giungere ai pascoli della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Eredità e impatto
La tradizione tramanda che nella cappella del tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo, sia conservato il bastone con cui San Pietro miracolosamente guarì Sant’Aspreno, un segno tangibile della sua speciale connessione con l’Apostolo. Sant’Aspreno rimane una figura venerata per la sua devozione e i suoi gesti di amore verso i più bisognosi, lasciando un’eredità duratura nella storia di Napoli e nella fede cristiana.